A Beautiful Mind


TRAMA:
 Un grande matematico americano afflitto da schizofrenia lotta per non perdere il controllo della propria mente. · Il film si ispira alla vita straordinaria di John Forbes Nash Jr., considerato per oltre cinquant'anni un mito negli ambienti scientifici. Grazie al suo studio della teoria dei giochi, negli anni '50 diventò l'astro nascente della cosiddetta nuova matematica, ma sparì per lungo tempo dalla scena pubblica, vittima della schizofrenia. Nel frattempo, la sua teoria dei giochi acquistò un ruolo d'importanza fondamentale nei campi dell'economia e degli affari. Nel 1994, riacquistato, con l'aiuto paziente della moglie, il controllo della sua mente e della sua vita, Nash ricevette il Premio Nobel per l'Economia per i suoi studi sull'analisi degli equilibri nella teoria dei giochi non cooperativi. In qualche modo, la sua storia è narrativamente affine a quella di Shine: la lotta del talento contro la malattia mentale; ma il regista Ron Howard e gli altri autori di "A Beautiful Mind", ispirato al libro omonimo di Sylvia Nasar, hanno dovuto affrontare un compito ancora più arduo, visto che le formule matematiche sono certo meno rappresentabili sullo schermo delle note musicali. Gran parte del merito del successo del film si deve alla sceneggiatura di Akiva Goldsman. Lo scrittore ha potuto affrontare il progetto da un punto di vista privilegiato, poiché i suoi genitori sono stati i fondatori di una delle prime case famiglia per bambini con problemi emotivi d'America, che aveva sede nella loro abitazione di Brooklyn: Goldsman è cresciuto così insieme a bambini rinchiusi in un loro mondo solipsistico. La sua straordinaria sensibilità nei confronti dell'argomento e il suo desiderio di esplorare la sottile linea che divide la realtà dalla frustrazione, lo hanno reso particolarmente sensibile al dramma psicologico di Nash. Il percorso della follia del grande matematico e della sua (parziale) guarigione sono narrati con estrema efficacia drammatica e in maniera tanto personale che il copione (benché sia ispirato come si è detto al libro della Nasar) è stato classificato dal sindacato degli scrittori americani come vera e propria sceneggiatura e non semplice adattamento. Otto sono le nomination all'Oscar: tra le quali, oltre alla sceneggiatura e al film, l'interpretazione come migliore attore protagonista di Russell Crowe (straordinario nel riuscire ad apparire sperduto e fragile a dispetto della sua mole fisica), quella da non protagonista della ritrovata Jennifer Connelly e la regia di Howard. Insomma, A Beautiful Mind ha tutti i crismi del grande film hollywoodiano, insieme ovviamente ai suoi limiti: molta edulcorazione (si omette ad esempio di accennare alla presunta bisessualità di Nash e alle sue trasgressioni matrimoniali), qualche dialogo caricaturale (il grande matematico ogni tanto viene fatto parlare come l' androide Data di «Star Trek») e la retorica consolatoria del sentimento che trionfa sulla ragione. Insomma, l'immancabile prezzo della favola.
TRAILER FILM

PENSIERO PERSONALE:
Personalmente il film mi è piaciuto molto, non solo per la bravura degli attori e dei registi, ma per la storia in se.
Mi sono resa conto del fatto che solo ed esclusivamente  la propria mente é in grado di condizionare la propria vita ed é talmente importante che riesce a guarire (o comunque a migliorare) una grave malattia, come, in questo caso, la schizzofrenia.
Riesce inoltre a spigarci il fatto che "volere é potere", se una persona desidera veramente un qualcosa riesce sicuramente  ad ottenerlo! 

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